Come gustare il Sashimi
Letteralmente corpo infilzato, il sashimi è un modo di cucinare il sushi. Si tratta di un piatto tipico della cucina giapponese a base, principalmente, di pesce e molluschi freschissimi serviti crudi. Per riconoscerne la qualità possiamo dedicare la nostra attenzione a due elementi: da un lato, la qualità della materia prima che dev’essere assolutamente fresca, dall’altro il taglio che dovrebbe portare sul piatto fettine di 1 cm di spessore.
Una prelibatezza da gustare rigorosamente con le bacchette, una fettina per volta all’inizio del pasto, proprio come richiede il galateo. Il sashimi non viene servito con il riso, così si mantengono tutte le proprietà nutrizionali del pesce, oltre che il suo gusto unico.
Sashimi con tonno e salmone
Il sashimi nelle sue versioni più classiche è a base di salmone o tonno e si accompagna al wasabi, allo zenzero, alla salsa di soia o alla salsa ponzu. Dal punto di vista nutrizionale, il sashimi è molto nutriente, poiché, essendo servito al naturale, mantiene intatte tutte le proprietà del pesce che gustiamo. Il sashimi viene servito con wasabi, zenzero, salsa di soia o salsa ponzu.
Differenza tra sushi e sashimi
Il sushi impiega ingredienti anche cotti a differenza del sashimi che vieta la cottura degli ingredienti. Gli amanti dell’integrità del sapore delle materie prime predilige il sashimi mentre chi non ama il sapore delle crudo e delle tartare si accontenta del sushi.
La difficoltà nella preparazione sta nella precisione del taglio che deve garantire fettine sottili di spessore molto simile tra loro. Dal punto di vista nutrizionale il sashimi, essendo sempre crudo, è un alimento più nutriente perché conserva intatte le sue proprietà benefiche. Mentre il sushi è composto anche da alimenti cotti.